13 giugno ore 21.00
Studio Uno
Spotless
Prima nazionale
THE YELLOW BRICK ROAD
di Rosalinda Conti
regia Alessandro Di Marco
con Giulia Paoletti
costumi Nicola Civinini
Sezione Monologhi/Performance
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Lauren non fa uso di cocaina. Lauren non vomita dopo mangiato. Lauren non fa la
spogliarellista. Lauren non dice le bugie.
Lauren, bellissima, un po' persa, si muove in uno spazio vuoto e anonimo. Uno spazio che
si riempie soltanto delle sue parole, dei suoi pensieri, delle sue azioni spesso sconnesse,
delle sue telefonate disperate, dei suoi desideri e delle sue paure. In bilico tra un
personaggio nihilista e autodistruttivo del miglior Bret Easton Ellis e la Dorothy del
fantastico mondo di Oz, Lauren incontra diversi personaggi, assenti sulla scena ma
determinanti nella sua consapevole discesa agli inferi: il proprietario dello strip bar durante
un colloquio di lavoro, sua madre, il fidanzato costantemente assente, un pretendente, i
clienti del bar ed altri ancora. Dirigere un testo come Yellow brick road ่ una sfida
affascinante, alla quale ่ difficile sottrarsi. Ho cercato di lavorare con lattrice partendo da
improvvisazioni, prima soltanto fisiche, poi unendo le parole e i pensieri di Lauren, per
cercare di ricreare, sulla scena, i diversi interlocutori con i quali lei entra in contatto. Nei
brevi intermezzi pensiero, Lauren chiede a se stessa, come Dorothy e i personaggi del
fantastico mondo di Oz, di volta in volta, un cuore, un cervello, il coraggio, lintelligenza. In
sostanza, Lauren, che percepisce la precarietเ della sua esistenza intaccata dalla droga e
dalla disperazione, cerca dei rimedi per poter sopravvivere ad una vita che, inesorabile,
sembra rifiutarla.
Il testo ่ stato segnalato al Premio Fersen (edizione 2015)
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