Tre bestie, un'unica vita.

Il Trittico Delle Bestie di Niccolò Matcovich si presenta come un insieme di tre drammaturgie: Radici, L’Affare Melghera e Resilienza. Questi tre testi a un primo sguardo indipendenti rivelano invece un forte legame nella comune tematica dei rapporti familiari. Già alla prima lettura, infatti, si è deciso di non rispettare la struttura originale per sviluppare un unico grande dramma di un singolo personaggio, ovvero il Padre di Resilienza, che viene attraversato dai due diversi mondi di Radici e L’Affare Melghera. Un essere umano costretto all’immobilità da una malattia che in attesa della fine fa i conti con le scelte prese durante il viaggio della sua vita, con le sue Bestie: i ricordi (La Capra in Radici), i sensi di colpa (i Cani nell’affare Melghera) e la consapevolezza nell’abbandono della vita (l’Orso di Resilienza). La messa in scena vuole ricordare il Calderon Pasoliniano, dove Lui, Primo uomo e Padre sono la stessa persona che regredisce in stati di coscienza antichi che ritornano nel momento della sintesi della propria esistenza. La scena sarà scarna e asettica, un non luogo, dove gli attori potranno interpretare questi personaggi liquidi a cavallo tra realtà sensibile e universo emozionale inconscio.
L’Affare Melghera e Resilienza, presentati come Dittico Delle Bestie era tra i testi finalisti della settima edizione del concorso di drammaturgia DCQ Giuliano Gennaio.

L’Ass. Cult. Sophia Dalla Notte nasce il 7 febbraio 2011. Da quel momento Sophia ha iniziato un’intensa attività culturale dando vita alla rivista MAGult, implementando le sue attività di ricerca sul digitale animando il proprio blog e canali social. La Compagnia Teatrale nasce ad aprile 2016 con l’anteprima di “Donne Sfuse” a cura di Nicola Camurri e Paola Vacchelli,  che ha debuttato al Roma Fringe festival ad agosto 2016. “WANTS – Noi non siamo uguali” di Silvio Nacucchi e Se un ratto” di Alessandro Gorgoni e Piero Grant sono stati i primi tre spettacoli messi in scena da Sophia.