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Rassegna DCQ - II edizione - "Nuda Anima"
I ed. 2011 - II ed. 2012 - III ed. 2013 - IV ed. 2014 - V ed. 2015
Ogni sera dalle ore 20.00 al Teatro dell'Orologio, per gli spettatori della Rassegna:
- mostra-concorso fotografico Scene da una fotografia
- degustazione gratuita di prodotti tipici aquilani
- un omaggio BioNike in prodotti cosmetici
L'1 giugno, dopo lo spettacolo, si svolgerà la premiazione
della sezione Spettacoli e della II edizione del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio.
Il 3 giugno, dopo i corti, si svolgerà la premiazione
della sezione Corti teatrali e della I edizione del
concorso fotografico "Scene da una fotografia" .
GLI SPETTACOLI
21-22 maggio, ore 20.45
Teatro Impiria di Verona
presenta
Vite in codice
di Michela Pezzani
regia di Roberto Adriani
con Sergio Bonometti, Oxana Kremleva,
Anna Maria Zaccaria
musiche originali Andrea Castelletti
luci Andrea Castelletti
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“Era un brav’uomo, proprio non me lo aspettavo che si comportasse cosi“. La luce della speranza che rivitalizza e
dal profondo della vita mette in moto un vigore di funzioni organiche che
improvvisamente si spegne. Dalla luce che c’era, tutto diventa nero.
La vittima che viene prosciugata dal potere del possesso del carnefice.
Prima o poi qualcosa cambierà, ma non è cosi scontato.
Durante questa esperienza mi accorgo di spaziare nel cercare e nello
spiegare come si intende far vivere in una pièce teatrale storie e poesie.
Poi ancora cercare, muoversi naturalmente per poi vedere come prendono corpo
le varie forme di disagio sociale, le quali si mescolano con il lavoro
diligente dei giovani attori. Ebbene mi accorgo che alla fine siamo noi e
solo noi a stabilire la sconfitta o la vittoria. Quindi dentro di te
ti si accende il motore della passione e tutto si illumina con il sole
del coraggio che precede l’azione. Di colpo l’aria sa di pulito ed il
quadro ti è chiaro. La forza della ragione accompagna il suono della
voce e srotola la lingua della saggezza.
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23-24 maggio, ore 20.45
Synapsi Theatre di Roma
presenta
Il Maestro e Margherita
liberamente tratto dall’opera di Michail Bulgakov,
traduzione di Amalia Bonagura
regia di Valentina Cognatti
con Giovanni Avolio, Serena Borelli,
Amparo Lavezzo, Flavia Mancini, Francesca Marchionne,
Flavio Mattei, Francesca Ragozzino,
Michele Robibaro, Federica Salvati
direzione tecnica Marco D'Amelio
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”L’amore ci si parò
dinanzi come un assassino sbuca fuori da un vicolo”. La lingua può nascondere
la verità, ma l’anima si rivela sempre a se stessa. Ecco Margherita:
una donna fedele al suo amore, che pur di salvare il suo Maestro ed
il romanzo che lo ossessiona al punto da spingerlo alla pazzia,
decide di vendere la propria anima al diavolo come la più consumata delle streghe.
Il Maestro è un uomo denudato della sua arte, giudicato colpevole
per la sua opera, consapevole della sua codardia.
La sua anima è finita nei “chiusi delle stanze e delle parole”
di una clinica psichiatrica; e qui essa parlerà ad un’altra anima confusa,
quella del Poeta Ivan, per
farla evadere e farle riacquisire la propria purezza.
Storia nella storia quella di Ponzio Pilato, uomo ossessionato dal senso di colpa,
la cui anima, incapace di reagire e di salvare se stessa, sembra condannata alla
solitudine e all’eterna disperazione. Anime nude in una lotta incessante tra il
bene e il male dove l'ombra è parte integrante della luce. Le profonde
inquietudini che invadono i personaggi danno vita a immaginari densi e profondi
che si intrecciano tra loro svelando e rivelando una feroce satira delle
"anime morte" della grigia burocrazia moscovita degli anni '20, svelata
attraverso un gioco di carte apparentemente “innocente”. Una scrittura
scenica densa di reale misto a surreale: magia, amore, follia…
e smascheramenti che riportano, inevitabilmente e spietatamente,
tutte le anime a nudo.
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25-26 maggio ore 20.45
Le Colonne di Latina
presenta
Etty Hillesum
di Giancarlo Loffarelli
regia di Giancarlo Loffarelli
con Federico Ciarlo, Giancarlo Loffarelli,
Marina Eianti, Luigina Ricci
costumi Laura Giusti e Albana Abbenda
tecnico audio Armando Di Lenola
tecnico luci Fabio Di Lenola
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“Corpo e anima sono una cosa sola!”: è l’insegnamento che Etty Hillesum riceve
dallo psicologo, allievo di Jung, Julius Spier. E la breve ma intensa vita di
questa giovane ebrea olandese morta ad Auschwitz è il tentativo di denudare
la propria anima-corpo da ogni orpello. Vissuta nel cuore del XX secolo in uno
dei suoi momenti più bui, Etty ci si presenta come una ragazza dall’intelligenza
acutissima, dalla religiosità profonda, dall’umanità eroica che la porta a
dedicarsi totalmente agli altri deportati durante il periodo di internamento.
Ma intelligenza, religiosità e profonda umanità, in lei coesistettero con una
strabordante voglia di vivere, con una piena affermazione della sua femminilità
a cui non erano estranei una profonda sensualità e un terreno gusto per la vita.
Questo spettacolo ne ripercorre la vita così come essa emerge dalle sue lettere
e dal suo diario, restituendoci l’alto profilo di una donna che non perse mai
la sua profonda dignità anche quando fu fatta precipitare nel fango dei campi
di internamento e poi di sterminio. Attorno a lei, le vicende del suo popolo e
dell’umanità travolta dalla lucida follia nazista. Dai momenti felici della sua
giovane esistenza ad Amsterdam al progressivo sprofondare nella tragedia,
affrontata con lo spirito positivo che la porterà a scrivere, su una cartolina
che lascerà cadere da una fessura del treno piombato che la porterà verso il
campo di Auschwitz: “Abbiamo lasciato il campo cantando!”
Il testo è vincitore (2011) del premio nazionale di drammaturgia “Calcante” organizzato
dalla Società Italiana Autori Drammatici.
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27-28 maggio, ore 20.45
Ryunyo' di Roma
presenta
Nini Funi - Due ma non due
di Roberta Calandra e Valeria De Luca
regia di Virginia Barrett
con Giancarlo Bellumori, Valeria De Luca
coreografie e danza Giuseppe Tulli
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Un incontro casuale, anche se poi “il caso non è mai un caso”…due giovani, figli della modernità, pieni
di paure, di ansie, di ossessioni, di insicurezze, incapaci di lasciarsi andare in modo da permettere alla parte più
profonda della loro Anima di trasparire e svelarsi…Ma qualcosa accade : un corto circuito trasforma la loro vita e
li scaraventa in uno stato di grazia, compiendo il miracolo
Per il percorso interiore dei due protagonisti, attuali Giulietta e Romeo, ho scelto una direzione essenziale senza alcun
elemento di scena se non una busta della spesa e un cellulare. Tutto ruota intorno alle loro Anime, simbolicamente
rappresentate dalla figura del danzatore che avvolge i loro corpi e ne svela paure e sospensioni sulle note di classici
della musica di tutti i tempi. Un’atmosfera rarefatta dove corpi e parole metteranno a nudo Anime in cerca d’Amore…quello
vero…che riesce a guardare oltre la superficie e a rivelare cose ignote anche a noi stessi, trasformandoci da
esseri insoddisfatti e finiti, in esseri felici, liberi e infiniti.
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29-30 maggio ore 20.45
Movimento Zoè di Roma
presenta
Luna: dialogo tra un poeta e una prostituta
di Antonella Alfano
regia di Linda Di Pietro
con Antonella Alfano, Gianfilippo Grasso, Sergio Valastro
movimento scenico Beppe Tulli
scene e costumi Elena Rossi, Claudia Brambilla
disegno luci Adalia Caroli
direzione tecnica Maria Vassalli
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Luna: dialogo tra un Poeta e una Prostituta è uno spettacolo poetico, surrealista e di ricerca che affonda
le radici nella realtà di oggi.
Le parti in scena dialogano un intimo monologo del Poeta contemporaneo, maledetto nell’eterna diatriba se far scendere
la sua Luna, Musa per eccellenza, su questo mondo e darle voce, raccontarla, condividerla rischiando il compromesso,
la diffamazione, la svendita, oppure lasciarla su nel cielo, al riparo da ogni pericolo,
ad ispirare una poesia alta, silenziosa e fine a sé stessa..
È questo il tagliente confine, trespolo di bisogno e ricatto, in cui la successione di quadri, luci e parole, creano
lo scenario dove Poeta e Prostituta, facce della stessa medaglia, si incontrano, si scontrano, si allontanano,
si intrecciano in una scrittura che avviene direttamente in scena, il tutto sotto l’incombente presenza della Madre.
L’anima nuda del Poeta respira e si sospende nel confronto tra Carne e verbo. Carne e verbo si alleano nel tentativo
di dare alle ali del Poeta la possibilità di germogliare, crescere,
spiccare il volo…e contaminare di Poesia questo mondo.
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31 maggio - 1 giugno ore 20.45
(fuori concorso)
DoveComeQuando di Roma
presenta
Traditori
di Sergio Casesi
regia di Pietro Dattola
con Flavia Germana de Lipsis, Antonio De Matteo, Mario Ciro Zaza
aiuto regia Alessandro Marrone
scenografia Alessadro Marrone, Angelo Stroia
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Dalle varie indagini condotte dalla scoperta del diario di Anna Frank fino al 2003, sono tre i principali nomi emersi
come possibili responsabili della cattura della ragazzina, della sua famiglia e degli altri quattro ebrei nascosti con loro:
il magazziniere dell'edificio, Wim van Maaren; Lena Hartog, moglie di un collega di Wim; e Tonny Ahlers, olandese nazista e
criminale di piccola taglia.
In Traditori, si esplora il fragile terreno che ciascuno di essi deve suo malgrado calpestare per sfuggire al peso della Storia,
muovendosi tra la ricerca e l'occultamento della verità: il premio per i due che dovessero uscirne scagionati è la libertà di potersi
dimenticare di quella faccenda; la pena per il confessore, un'infamia incancellabile.
L'incontro-scontro dei tre indiziati dà modo di gettare luce su quella zona d'ombra che sta tra le proprie convinzioni e la realtà,
tra la necessità e la giustizia, tra l'opportunismo e la fatalità: la zona d'ombra in cui si rivela la natura dell'individuo posto dinanzi a un dilemma, mettendone a nudo l'anima - la zona d'ombra che, da una parte o dall'altra, esiste in ciascuno di noi e sulla quale pochi, dopo averla individuata, hanno il coraggio di gettare luce.
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Testo vincitore della II edizione del Premio di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio.
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I CORTI TEATRALI
2 giugno, ore 20.45
Teatro Helios
Kafka 2012
di Virginia Consoli
regia di Virginia Consoli
con Elisa Gestri
Un monologo grottesco e surreale che descrive, in un mondo ormai alla rovescia, tramite il paradosso,
il mondo contemporaneo dove sembra non esistere più la barriera tra vizi e virtù. La protagonista del brano,
per la sua condotta corretta e onesta, riceve per assurdo una bella “ingiunzione di frode” fino a dover affrontare
un processo sommario e una detenzione sommaria. Ma si scoprirà, alla fine,
che stare in galera non è poi così malaccio.
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Underwear Theatre
Caino
lib. tratto da "Cain, a mystery" di George G. Byron
regia di Filippo Frittelli
con Filippo Frittelli, Daniela Tamborino
Affrontare l'opera di Lord Byron, che scosse l’Europa cristiana d’inizio ‘800 per il suo profondo naturalismo
e senso ateo della vita, ci ha messi a nudo, oggi come allora, obbligandoci ad indagare sugli archetipi,
a risalire in qualche modo le vie insondabili dell’anima.Gesti, dunque, carichi di temperamento, che si dipanano
lungo i corridoi ancestrali creati dal poeta attraverso una lirica apollinea,
che inchioda l’animo umano nella matrice disegnata da una croce spezzata.
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'A Cuccagna
Donne e potere
di Katia Vitale
regia di Bianca Nappi e Katia Vitale
con Davide Brunetti, Bianca Nappi e Katia Vitale
scenografia Micaela Valentini
“Le donne e il potere” compie un viaggio attraverso la ricerca forsennata del lusso e del benessere,mettendo a nudo
l’ipocrisia dietro la quale spesso si cela questo desiderio. Al centro della storia due donne, amiche. Ludovica non
nasconde il proprio obiettivo di vita: avere tanti soldi e usare gli uomini per raggiungere il potere. Caterina invece
è convinta di credere nell’amore puro e di rifiutare il materialismo.
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Aemilius
Stoccolma
di Allegra De Mandato
regia di Emanuele Arrigazzi
con Emanuele Arrigazzi, Alessandra Raichi
“Quasi anonima sorridi e il sole t’indora i capelli. Perché per essere felici è necessario non saperlo?” (Pessoa).
La storia di una donna, in un flusso di coscienza a metà fra ricordo e suggestione in una favola nera. Tra violenze e prigionie,
una passione che diventa ossessione e malattia in un limbo di vaghezza. La sindrome di Stoccolma come metafora gigantesca dell’amore non corrisposto.
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Le Funambole
Mon Amour, Mon Amie
di Elisa Occhini e Arianna D'Ambrini
regia di Elisa Occhini e Arianna D'Ambrini
con Elisa Occhini e Arianna D'Ambrini
cast tecnico Valeria Riccia
"Mon amour, mon amie" è l’incontro di due bambine e di due mondi opposti. Attraverso il gioco, Oscar e
Jean entrano una nel mondo dell’altra ed esplorano le differenze che le respingono e, allo stesso tempo,
le attraggono. Con la loro fantasia viaggiano insieme in luoghi sognati, lontani dal mondo degli adulti,
salvo poi ritornare bruscamente alla realtà quando l’ora dei giochi è finita.
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DoveComeQuando
Qualche parola sull'anima
(fuori concorso)
di Maria Francesca Palli
regia di Gianluca Preite
con Maria Francesca Palli
costumi Alice Di Litta
Parlare dell'anima non è facile, significa descrivere un qualcosa
che ognuno ha dentro di sé, che non tutti danno a vedere. Forse le parole non bastano per descriverla ed ecco perchè è
sopratutto la musica a cercare di spiegare ciò che per me è l'anima. Dalla lettura di alcune poesie si è cercato quindi di andare oltre,
alle parole, alla musica e ai loro significati, miscelando il tutto anche se, come dice il testo di una poesia -
"qualche parola sull'anima" - possiamo solo raccontare una parte di essa.
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3 giugno, ore 20.45
Epos Teatro
Bottom's Dream -
Una "visione"
lib. tratto da "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare
regia di Maurizio Pellegrini
con Maurizio Pellegrini, Palmiriana Sibilia
assistente alla regia Rosanna Giannoccaro
Bottom’s dream si presenta come una possibile conseguenza di quanto accaduto in particolare al personaggio del tessitore Bottom.
Titania, regina delle fate, si è innamorata di lui per uno scherzo del suo vero amante, Oberon, ma al
termine della burla riacquista consapevolezza e lascia Bottom, addormentato, solo. Ma cosa ha sognato, Bottom? E cosa, invece, crede vero? Un’anima solitaria ed ossessiva messa a nudo in un continuo dialogo con qualcuno che non c’è.
Un amore lungo un attimo di eterno ed un uomo che, turbato, cerca ora di tornare nel sogno. O di sognare una vita?
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NITAM
Stati di normale euforia II - ...e così!
di Paolo Valentini
regia di Giuliano Baragli
con Gianluca Brumetti, Antonio Monaco, Giancarlo Porcari
sax Adriano Piva
percussioni Max Ventricini
E’ una minuziosa, febbricitante, intensa discesa nei meandri della follia. Non un documento clinico, un’anamnesi.
Piuttosto, un racconto che sa far tesoro della lezione di Dino Buzzati e Robert Walser, in cui una lingua febbrile,
densa e ricercata, si fa trascrizione e strumento di una follia lucidissima, coerente,
un desiderio estremo di fuga, di protezione, di annullamento, un vero e proprio cupio dissolvi. Un racconto, dunque, intenso e ben costruito, accattivante e
perturbante come sa essere la follia, quando si fa letteratura.
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The Producers
Tutto il mio amore
di Melania Fiore
regia di Melania Fiore
con Melania Fiore
assistente alla regia Riccardo Santini
Amore come donna. Amore come resistenza. Questa è la storia di Carla, una semplice ragazza che ama un ragazzo,
che improvvisamente muore. La storia di Carla e della sua terra meravigliosa, la Calabria. Contro la paura, il silenzio,
l’assuefazione, che rende sedati, deboli, quasi invisibili cittadini di un invisibile stato, Carla si ribella e parla.
A volte anche solo parlare, raccontare rende liberi.
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StraCCiaLuNe
A presto
di Fabiano Paciolla, Francesca Muoio
regia di Francesca Muoio, Davide Paciolla
con Francesca Muoio, Davide Paciolla
aiuto regia Fabiano Paciolla
scenografie Francesca Muoio, Davide Paciolla
Una storia d'amore come tante che, come tante, ha ragione di essere narrata da entrambe le parti che l'hanno vissuta.
E come tante, nella sua semplicità, racconta e palesa la complessità e la stupidità del genere umano: fragile d'anima e forte della sua finta
lucidità d'azione. Un uomo, una donna e la sincerità dei loro sentimenti in continua discrepanza con l'ambiguità e la vigliaccheria dei loro comportamenti.
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Con la collaborazione di:
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