Almost, Maine è la narrazione per estratti di una cittadina non ben delimitata nello sconfinato e settentrionalissimo stato del Maine, in un freddo venerdì sera, e delle storie intersecate dei suoi abitanti.
Il testo di riferimento è Almost, Maine di John Cariani, un vero e proprio bestseller del teatro americano contemporaneo. Fra incontri improvvisi, amori laceranti, rimorsi, incomunicabilità e situazioni paradossali gli abitanti di Almost Maine fanno esperienza della sconfinata gamma di sentimenti che attiene alla grammatica dell’amore.
Un gigantesco dono da restituire, un’aurora boreale da aspettare in un campo di patate, una rubrica delle cose che possono fare male da compilare insieme a una sconosciuta negli spazi angusti di una stireria, un pattino piovuto dal cielo per avvicinare una coppia ormai divisa dagli eventi. Spaccati di vita ritratti in una istantanea imprecisa, quasi casuale, in bilico fra ordinario e straordinario.
Il progetto vuole rivolgersi a tutte le età e tutte le tipologie di spettatori, formalizzandosi come un’opera di finzione schietta e divertente, un ritratto poliedrico delle compulsioni amorose che interessano il nostro tempo. La prima residenza presso Spazio Verdecoprente ha permesso alla compagnia di affrontare il testo per un tempo sufficiente alla piena comprensione delle possibilità ed asperità. Il progetto è stato selezionato da Mamimò Giovani Direzioni edizione 2017.

Compagnia Indipendente dei Giovani Umbri è nata da un’idea di Jacopo Costantini nel tentativo di aggregare i giovani professionisti della regione intorno a progetti e idee fortemente condivise.
La compagnia non ha ancora una sede stabile ma ha potuto usufruire dell’ospitalità del Cinema Teatro Zenith di Perugia, degli spazi dell’Associazione Argo di Perugia e della residenza presso Spazio Verdecoprente (Lugnano in Teverina TR), gestito da Associazione Ippocampo.
I membri del gruppo sono Samuele Chiovoloni, autore e regista, e gli attori Jacopo Costantini, Ludovico Rohl, Giulia Trippetta e Silvia Zora.
La compagnia è stata per i componenti del gruppo un fondamentale momento di ritrovo e un’occasione per sperimentare le pratiche dell’auto-produzione e della piena presa in carico del proprio ruolo. La compagnia ha desiderio di rimanere aperta, a disposizione dei richiedenti asilo teatrale, e persiste nella ricerca di un linguaggio caratteristico e peculiare, di uno spazio poetico ed espressivo e di interlocutori nazionali.