FINALISTA - MOTIVAZIONI DELLA GIURIA
Un linguaggio espressivo ricco e personale, unito ad una buona padronanza tecnica, permette alla fotografa di affrontare un lavoro impegnato - e impegnativo – indagando la dimensione sempre sottile del rapporto attore/personaggio, che riesce a restituire in immagini di forte impatto emotivo e di profonda umanità.
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PROGETTO FOTOGRAFICO
Il progetto nasce da un’idea di Daniela Mangiacavallo al fine di coinvolgere un gruppo di donne disagiate di diversa etnia, residenti nella città di Palermo e un gruppo di attrici professioniste in un laboratorio teatrale il cui tema di ricerca è la donna. La donna, oggetto d’ indagine, nasce dal lavoro teatrale della regista all’interno delle carceri, in particolare all’interno della sezione femminile della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo dove ha incontrato donne che con le loro storie hanno rievocato tratti di archetipi femminili della storia e del teatro. Fonti ispiratrici in cui agire e tirar fuori diversi volti: Donna corpo, vittima, eroina, carnefice, madre!
Il lavoro di ricerca fotografica, parte integrante dello spettacolo teatrale, tende alla scarnificazione di personaggi femminili emblematici, per esaltarne la forza vitale e riportare alla luce la loro contemporaneità. Nel costante dualismo in cui queste "icone" agiscono, si ribellano agli stereotipi dominanti nelle società del loro tempo, mettono in atto un salutare capovolgimento dei ruoli tradizionali: l'obiettivo fotografico deve registrarne la loro nuda interiorità, scandagliare i dolori che sono impliciti ad ogni loro possibile ascesa. La galleria di personaggi femminili (da Salomè a Franca Viola, da Medea a Frida) è in realtà una molteplice rassegna delle forme della ribellione, tanto diverse da risultare, per intimo paradosso, convergenti in un unico spazio visuale. In questo progetto, l'obiettivo deve separare l'essenza dalla personalità, delineando, di queste tragiche e coraggiose figure femminili, l'unico ritratto possibile dove fare emergere 'ciò che non si vede', il sottile file rouge che muovendosi agile tra le pieghe della storia/mito ne individua l'intima coerenza.
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