MENZIONE SPECIALE - MOTIVAZIONI DELLA GIURIA Un ottimo lavoro, con un’esecuzione a tratti da lode e dai toni forti,
che dimostra come l’autrice si trovi fotograficamente molto a suo agio nel rappresentare la tematica del Eros e Thanatos, come mostra anche nel primo lavoro.
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PROGETTO FOTOGRAFICO Recitare l’amore in teatro, recitarne la morte. Recitare la morte a teatro, come un amore. Amore è morte, nella gioia e nel dolore, dal pianto alla rinascita. Un amore reale, semplice, quasi quotidiano, oppure falso, inscenato, in un teatro che si finge senza maschera. O meglio un amore passionale, dimentico di gioia e debolezze, troppo forte per sorridere, colpevole e impossibile, come non mai, come puro teatrale. Un amore che diventa pena, e si trascina sotto braccio, esequie di un corpo che non si rassegna a perdere la sua bellezza, e si avvicina alla morte senza finire la vita. Un amore d’amanti o forse fratello, che lascia il boccone amaro in bocca, segni invisibili e incancellabili. Un amore che lotta, che non rinuncia, ostinato, a dar spettacolo di sé; che non finisce male, ma finisce e basta.
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