FINALISTA - MOTIVAZIONI DELLA GIURIA Una rappresentazione teatrale muore ogni sera, per rinascere sempre diversa la sera successiva. Il progetto fotografico di questa artista lucana lo mostra a pieno. Il lavoro restituisce l'evento teatro (prosa, canto, ballo, ecc.) nelle sue accezioni più crude, ma allo stesso tempo, più "maravigliose". Lodevole la scelta tematica.
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PROGETTO FOTOGRAFICO Il corpo a Teatro, la sua presenza reale e obbligatoria, i suoi muscoli, le vene, il sangue che scorre sotto la luce delle passioni.
Le catene, il grido animale, il volto stuprato, tutto purché l’attore si faccia male, porti i segni sulla pelle come brividi lungo la schiena,
niente purché tolga ogni velo per far vedere bene le ferite, per liberare la rabbia e non avere più vergogna, non aver più paura di niente.
Solo una volta colpito, svelato, frustato e abbattuto completamente, il corpo, la sua carne può rinascere a vita nuova, altra, per involarsi
e tornare a cadere ogni sera dopo la prima. Liberato dalla tortura e torturato a cercare sempre la libertà. Icaro che volle il sole e lo prese il mare.
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