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Spettacoli - Il Bambolo / Dov'è più facile guardare
di Irene Petra Zani

 Testo vincitore del Premio di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio 2016  


 DOVE E QUANDO 


Teatro Kopò, via Vestricio Spurinna, 47 - Roma (Tuscolano)

12-14 gennaio ore 21.00 (domenica h. 18)



"E quello che non volevi farti portare via dovevi chiamarlo con un altro nome. Per esempio, il cuore dovevi chiamarlo Sasso."
"Tu devo scavare Tu devo mettere le mani nella terra Tu devo farlo Tu devo dirmelo perchè Tu ho nascosto il sasso nel giardino".
IL BAMBOLO. Dov'è più facile guardare.
Una ballata per voce piena e stomaco vuoto.




 NOTE DI REGIA 


Stamattina mi sono pesata, ero convinta che a quaranta ero io
Devo impegnarmi di più per essere meno, per essere io
Più per meno, meno: è algebra - più sono meno, più sono io


Una donna su una spiaggia con il suo compagno di una vita: un bambolo gonfiabile. Per lei, lui è vero ed è l'unico uomo che può amare. Da più di tredicimila anni, infatti, la donna soffre di una malattia che le ha preso gli occhi e il cuore e che le ha portato via anche la fame - da quando, bambina, ha sepolto nella terra un segreto delicato come un fiore, pesante come un sasso.

Oltre che dalle quattro forze fondamentali della natura, il nostro mondo è influenzato da una quinta, potentissima forza: quella dello sguardo altrui. Una forza capace di determinare il nostro modo di vivere, di essere. Uno sguardo desiderato, uno sguardo mal interpretato, uno sguardo deviato, uno sguardo mancante, possono produrre comportamenti aberranti. Operazioni aberranti: più per meno, meno: meno sono, più sono il mio vero io. Fino a scomparire.
Il corpo diventa un nemico, l'animo un tesoro troppo prezioso per essere custodito in un corpo che non riceve gli sguardi che desidera, la giornata un'infinita rinuncia a eliminazione. Più veloce del tempo, la mente si lancia in una corsa a vuoto sfiancante, esaltante, gloriosa - ma dalla partenza falsata da un segreto seppellito come un sasso nell'angolo più buio dell'anima, mentre gli occhi, con la loro luce, preferiscono scandagliare altrove.
Solo quando non ci sarà più nient'altro di cui liberarsi, soltanto allora affiorerà, potente e risolutrice, l'unica fame impossibile da reprimere: la fame d'amore.

La giuria di qualità della VII edizione del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio ha premiato Il Bambolo di Irene Petra Zani per:
"l'insperata originalità con cui l'autrice è riuscita a trattare argomenti molto frequentati e per l'utilizzo di un linguaggio particolarmente vivido e fresco, il tutto in un monologo denso di suggestioni, fitto di rimandi e ricco di momenti emotivi intensi e straordinariamente convincenti."

 






 SCHEDA ARTISTICA 


Regia  Pietro Dattola

Interpreti Flavia Germana de Lipsis

Elementi di scena  Angelo Stroia, Alessandro Marrone


 INFO E BIGLIETTI 

• Biglietti
- Intero: 13 euro
- Ridotto con aquisto online: 11 euro
- Addetti ai lavori under 45: 11 euro

• Prenotazioni
   botteghino@teatrokopo.it/ info@dovecomequando.net, 06-45650052/320-1185789.