Volevo essere un danzatore, ma sono un lottatore.


Max è un giovane uomo abituato a fare a pugni con la vita sin da quando era un bambino.
La scoperta della sua omosessualità lo ha portato a diventare una lastra di ghiaccio e a chiudere la diga delle emozioni e dei sentimenti. Max ha paura di non essere accettato, di essere vittima del bullismo, di farsi male. La perdita della propria identità lo spinge a nascondersi dietro l’unica immagine che lo fa sentire un vero Uomo: Un pugile.
Ogni incontro vinto è un punto che lo mette in vantaggio con la vita; ogni incontro perso un’ennesima sconfitta.
Crescendo, Max capisce di volere qualcosa di più dalla vita, le acclamazioni e le vittorie che osannano la sua sola immagine non bastano più. La solitudine e il sentirsi perennemente incompleto, la voglia di amare ed essere amato lo spingono a cercare di prendere in mano la propria identità nascosta: l’obiettivo è essere accettato per quello che realmente è e non per i ‘guantoni che indossa’.

La compagnia 'Fatti d’Arte' è operante sul territorio nazionale da circa sette anni. Ha realizzato svariate produzioni teatrali tra le quali 'Arlecchino servitore di due padroni', 'Medea', 'La Venexiana', 'Romeo e Giulietta' ,'Sogno di una notte di mezza estate' (“Festival StartUp” di Taranto), 'la Cucina Impudica' e 'Tutto sui tacchi di Tutti'. Lo spettacolo 'Hard Boxe' di e con Raffaele Romita è risultato essere semifinalista al Premio Scenario 2013, ha ricevuto una menzione speciale sezione monologhi al Premio Giovani Realtà 2013 ed è risultato finalista al “Festival Corti Teatrali 2014”; lo spettacolo 'Manuale distruzione' di e con Mariantonia Capriglione ha ricevuto il Premio della Critica del Fringe Festival di Roma del 2013, i Primi Premi “Giovani Sb’Andanti 2014” e “TeatrOfficina 2014” e una menzione speciale al Festival “Il Giullare 2014”.