Dieci.
Come dieci comandamenti.
Come dieci storie diverse.
Come dieci personaggi che raccontano la loro Napoli.

Dieci personaggi si raccontano in dieci monologhi. Dieci vite diverse disegnano quell’universo denso e variegato che è Napoli. Non un’area geografica circoscritta ma una realtà universale che racchiude pieghe nascoste dell’animo umano.
DIECI come i comandamenti, a cui ogni monologo è intitolato, e a cui ogni personaggio è legato, a suggerire una rilettura delle vicende umane sotto lo sguardo assente di un Dio che è altrove. Un’ironia tipicamente popolare accompagna tutta la narrazione consentendo al linguaggio di uscire dal dramma e di trasformarsi in tragedia contempornea. Così il comico e il tragico diventano la stessa faccia della medesima medaglia.
Una sola attrice a portare il suono di quelle voci che arrivano da periferie, da vicoli scuri, a disegnare strettoie, servitù, desiderio di cambiamento, che adulti e bambini vivono in una società con regole spietate, dove le cosiddette istituzioni sembrano non esistere. Eppure che viene fuori dai racconti è anche una dolcezza, una tenerezza e una poesia che sembra non possano appartenere a uomini, donne e bambini così arrabbiati con la vita.
DIECI è quella speciale spinta alla sopravvivenza che a Napoli è chiamata “pacienza”. Non rassegnazione, ma il più alto stato civile dell’esperienza, una santità di marinai in terra che sanno dormire nelle tempeste.

Narramondo nasce a Genova, durante il G8 del 2001.Cresce mettendo insieme attrici ed attori con in comune un forte impegno politico e un grande desiderio di portare in teatro la tragedia del mondo contemporaneo.Vince il Premio Dante Cappelletti 2004 con “A.V. Storia di una brava ragazza”. Con “Cry Baby” riceve una menzione speciale al Premio Cappelletti 2005. Nel 2014 nasce lo spettacolo “DIECI” dalla co-produzione con l’Altrove Tetro della Maddalena e da un fortunatissimo crowdfunding su Produzioni dal Basso. DIECI vince il Premio Calandra come Miglior Spettacolo, Miglior Regia e Miglior Attrice, ed è al momento finalista al Premio CassinoOFF e al Premio TeatrOfficina.